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LA CONFESSIONE

LA CONFESSIONE

Un po’ di catechismo

Che cosa è la Confessione? La Confessione, detta anche Penitenza, è il Sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo.

Quante cose si richiedono per fare una buona Confessione? Per fare una buona Confessione si richiedono cinque cose: l’esame di coscienza, il dolore dei peccati, il proposito di non commetterne più, l’accusa dei peccati e la soddisfazione o penitenza.

Come si fa l’esame di coscienza? L’esame di coscienza si fa richiamando alla mente tutti i peccati commessi dopo l’ultima Confessione ben fatta.

Che cosa è il dolore? Il dolore è il dispiacere di aver offeso Dio e d’aver meritato i suoi castighi.

Di quante specie è il dolore? Il dolore è di due specie: perfetto o contrizione e imperfetto o attrizione.

Qual è il dolore perfetto o contrizione? Il dolore perfetto o contrizione è il dispiacere d’aver offeso Dio infinitamente buono e degno d’essere amato sopra ogni cosa.

Il dolore perfetto rimette subito i peccati? Il dolore perfetto rimette subito tutti i peccati: ma se sono mortali resta l’obbligo di confessarli.

Qual è il dolore imperfetto o attrizione? Il dolore imperfetto o attrizione è il dispiacere di aver peccato per il timore dei castighi meritati, o per la bruttezza della colpa commessa.

Il dolore imperfetto quando ci ottiene il perdono dei peccati? Il dolore imperfetto ci ottiene il perdono dei peccati quando è unito alla Confessione.

Quale dolore si richiede per la Confessione? Per la confessione basta avere il dolore imperfetto ma è molto meglio avere il dolore perfetto.

È necessario avere il dolore di tutti i peccati commessi? È necessario avere il dolore di tutti i peccati mortali, ma conviene averlo anche dei veniali.

Chi si confessa dei soli peccati veniali deve avere il dolore di tutti? Chi si confessa di soli peccati veniali è buona cosa che abbia il dolore di tutti, ma è sufficiente che lo abbia di uno solo.

Che cosa è il proposito? Il proposito è la volontà risoluta di non commettere mai più peccati e di fuggirne le occasioni.

Che cos’è l’occasione del peccato? L’occasione del peccato è ciò che ci mette in pericolo di peccare, sia persona, sia cosa.

Siamo obbligati a fuggire le occasioni dei peccati? Siamo obbligati a fuggire le occasioni dei peccati, perché siamo obbligati a fuggire il peccato: chi non le fugge finisce per cadere, perché “chi ama il pericolo perirà in esso” (Eccli. 3, 27).

L’accusa dei peccati in che consiste? L’accusa dei peccati consiste nel dire umilmente i propri peccati al confessore per averne l’assoluzione.

Di quali peccati siamo obbligati a confessarci? Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male: è bene per confessare anche i veniali.

Come dobbiamo accusare i peccati mortali? Dobbiamo accusare i peccati mortali pienamente, senza farci vincere da una falsa vergogna a tacerne alcuno, dichiarandone la specie, il numero e anche le circostanze che aggiungessero una nuova grave malizia.

E chi per vergogna tacesse al Confessore un peccato mortale? Chi tacesse un peccato mortale al Confessore commetterebbe un grave sacrilegio.

Che deve fare chi sa di non essersi confessato bene? Chi sa di non essersi confessato bene deve rifare le confessioni mal fatte e accusarsi dei sacrilegi commessi.

Che cosa è l’assoluzione? L’assoluzione è la sentenza con cui il Sacerdote in nome di Gesù Cristo rimette i peccati al penitente.

Che cosa è la soddisfazione o penitenza? La soddisfazione o penitenza è la preghiera o l’opera buona imposta dal Confessore per i peccati commessi.

N.B.: Il peccato mortale suppone sempre tre elementi essenziali: la gravità della materia, la piena avvertenza, il deliberato consenso. Se manca uno solo di questi elementi, il peccato è veniale.

MODO DI CONFESSARSI

Preghiera

Misericordioso Iddio ho peccato e molto peccato contro di Te per mia colpa, per mia grandissima colpa ribellandomi alla tua santissima legge e preferendo a Te, mio Dio e mio celeste Padre, misere creature e miserabili capricci. Sebbene non meriti che castighi deh! non negarmi, o Signore, la grazia del perdono e quella di emendarmi.

ESAME DI COSCIENZA

Lo si fa meditando:

1. Le precedenti confessioni.

2. I Comandamenti di Dio.

3. I precetti della chiesa.

4. I doveri del proprio stato.

Metodo per chi si confessa frequentemente Esaminati dapprima se hai commesso colpe gravi (Messa, bestemmie, odio, pensieri, discorsi, atti impuri). Poi esaminati sui doveri verso Dio (pratiche di pietà); verso il prossimo (superiori,uguali e inferiori); e su quelli del proprio stato.

Metodo per una confessione generale

I Comandamenti di Dio

1° Comandamento: non avrai altro Dio all’infuori che me (Preghiere, religione) Ho mancato alle preghiere? Le ho recitate male? Ho temuto di mostrarmi cristiano per rispetto umano? Ho trascurato di istruirmi sulle verità della religione? Ho acconsentito a dubbi volontari?… in pensieri? in parole? Ho letto libri e giornali empi? Ho parlato e agito contro la religione? Ho mormorato contro Dio e la sua Provvidenza? Ho appartenuto a società empie (massoneria, comunismo, sette eretiche, ecc.)? Ho praticato la superstizione… consultato le carte e gli indovini?… partecipato a pratiche magiche? Ho tentato Dio?

Peccati contro la Fede: ho rifiutato di ammettere una o più verità rivelate da Dio e insegnatedalla Chiesa?… o di accettare la Rivelazione una volta conosciuta?… o di studiarne le prove di credibilità? Ho tralasciato di istruirmi sulla religione? Ho rinunciato alla vera Fede? Qual è il mio rispetto per la Chiesa? Mi sono iscritto a partiti o associazioni anticattoliche? Sono stato favorevole alla cremazione dei corpi dopo la morte?

Peccati contro la Speranza: ho mancato di fiducia nella bontà e Provvidenza di Dio? Mi sono lamentato o criticato la Provvidenza? Ho disperato nella possibilità di vivere da vero cristiano, quantunque se ne domandi la grazia? Credo veramente alle promesse di Dio di aiutare chi lo prega umilmente e confida nella sua Bontà e Onnipotenza? In senso inverso: ho peccato di presunzione abusando della Bontà di Dio, illudendomi di ricevere comunque il perdono, confondendo buono con bonaccione?

Peccati contro la Carità: ho rifiutato di amare Dio al di sopra di ogni cosa? Ho trascorso settimane e mesi senza mai compiere il minimo atto d’amore verso Dio, senza pensare a Lui? Indifferenza religiosa. Ateismo. Materialismo. Empietà. Laicismo (non riconoscere i diritti di Dio e di Cristo Re sulla società e sugli individui). Ho profanato le cose sante? In particolare: confessioni e comunioni sacrileghe?

Carità verso il prossimo: vedo nel prossimo un’anima fatta ad immagine di Dio? Lo amo per amore di Dio e di Gesù? Questo amore è natura le o è soprannaturale, ispirato dalla fede? Ho disprezzato, detestato, deriso il prossimo?

2° Comandamento: Non nominare il nome di Dio invano (Giuramenti, bestemmie) Ho giurato falsamente e inutilmente? Ho imprecato contro me stesso o contro gli altri? Ho mancato di rispetto al nome di Dio,della Vergine o dei Santi?… li ho nominati con irriverenza o per gioco? Ho bestemmiato mormorando contro Dio nelle prove? Ho osservato i voti?

3° Comandamento: Ricordati di santificare le feste (Messa, lavoro) A questo comandamento si riferisce il 1° precetto della Chiesa. Ho mancato alla Messa per mia colpa?… sono giunto in ritardo? Ho assistito senza rispetto? Ho lavorato o fatto lavorare senza necessità e senza permesso nei giorni festivi? Ho trascurato l’istruzione religiosa? Ho profanato le feste con riunioni o divertimenti pericolosi per la fede e i costumi?

4° Comandamento: Onora il padre e la madre (Genitori, superiori) Figli: ho mancato di rispetto?… ho disobbedito?… ho causato dispiaceri? Ho trascurato di assisterli nella loro vita e, soprattutto, al momento della morte? Ho trascurato di pregare per loro, nelle pene della vita e, soprattutto, dopo la morte? Ho disprezzato o non tenuto conto dei loro saggi pareri?

Genitori: mi sono sempre preoccupato dell’educazione di figli? Ho pensato a dare o procurare loro l’istruzione religiosa? Li ho fatti pregare? Mi sono preoccupato di accostarli presto ai sacramenti? Ho scelto per loro le scuole più sicure? Ho diligentemente vigilato su loro?… Li ho consigliati, ripresi, corretti? Mi è capitato di dare loro scandalo? Nelle loro scelte, li ho assistiti e consigliati per il loro vero bene? Ho ispirato loro buone abitudini? Al momento della scelta dello stato, ho fatto prevalere la mia volontà o quella di Dio? Sposi: ho mancato al sostegno reciproco? L’amore per il coniuge è veramente paziente, longanime, premuroso, pronto a tutto?… Ho mosso critiche al coniuge in presenza dei figli?… L’ho maltrattato?

Inferiori: (impiegati,servitori,operai,soldati). Ho mancato di rispetto, d’obbedienza ai superiori? Ho fatto loro torti con critiche ingiuste, o in altro modo? Ho mancato nell’adempimento dei miei doveri? Ho abusato della loro fiducia?

Superiori: (padroni, dirigenti, ufficiali). Ho mancato alla giustizia commutativa, non dando loro il dovuto?… alla giustizia sociale (assicurazioni,previdenze,ecc.).Ho punito ingiustamente? Ho mancato alla carità non procurando gli aiuti necessari? Ho vigilato con cura sulla moralità? Ho favorito il compimento dei doveri religiosi?… l’istruzione religiosa dei dipendenti? Ho sempre trattato i dipendenti con bontà, equità, carità?

5° Comandamento: Non uccidere (Ira, violenza, scandalo) Mi sono abbandonato all’ira? Ho avuto desideri di vendetta? Ho desiderato il male del mio prossimo? Ho conservato sentimenti di rancore, di ruggini e di odio? Ho violato la grande legge del perdono? Ho ingiuriato, percosso, ferito? Pratico la pazienza? Ho dato cattivi consigli? Ho scandalizzato con parole o atti? Ho trasgredito gravemente e volontariamente il Codice stradale (anche senza conseguenze)? Sono responsabile di infanticidio, aborto [Per aborto si intende l’espulsione di un ovulo umano fecondato dal seno materno, prima che abbia le capacità di vivere fuori di questo seno.Pratiche abortive,partecipazione sotto qualsiasi forma a questo atto omicida (consigli, aiuto, ecc.).] o eutanasia?

6° e 9° Comandamento: Non fornicare. Non desiderare la donna d’altri (Impurità: pensieri, parole, azioni) Mi sono soffermato volontariamente in pensieri o desideri contrari alla purezza? In discorsi? Sono pronto a fuggire le occasioni di peccato: conversazioni,letture e immagini immodeste,divertimenti pericolosi, quali compagnie cattive, balli, teatri,cinema scandalosi? Ho avvertitamente fermato gli sguardi sopra oggetti pericolosi? Ho indossato abiti indecenti? Ho commesso azioni disoneste, da solo?… con altri? Mantengo legami o amicizie colpevoli? Sono responsabile di abusi o frodi nell’uso del matrimonio? Ho rifiutato senza motivi sufficienti il debito coniugale? La fornicazione (relazioni sessuali fra uomo e donna) al di fuori del matrimonio è sempre peccato mortale (anche fra fidanzati). Se l’uno o entrambi sono sposati, il peccato si raddoppia con l’adulterio (semplice o doppio) che deve essere accusato [Frodare nell’uso del matrimonio ed impedire la procreazione è immorale e nessuna “indicazione” o necessità pu trasformare un’azione intrinsecamente immorale in atto morale e lecito, perché non è un semplice precetto di diritto umano, ma l’espressione di una legge naturale e divina (Pio XI, Casti Connubi ). Pio XII, in un discorso alle ostetriche (documento che tutti gli sposi dovrebbero conoscere), ha detto: “Dobbiamo ancora una volta dichiarare che è assolutamente da escludere, come via lecita per la regolazione delle nascite,l’interruzione diretta del processo generativo già iniziato, e soprattutto l’aborto direttamente voluto e procurato, anche se per ragioni terapeutiche”. [Anche la “pillola del giorno dopo” è da considerarsi pratica abortiva]. La sterilizzazione diretta, sia perpetua che temporanea, dell’uomo e della donna non è lecita, così come ogni azione che, in previsione dell’atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga come scopo e come mezzo di rendere impossibile la procreazione.]. Adulterio, divorzio, incesto, omosessualità, bestialità. Pratiche di fecondazione artificiale.

7° e 10° Comandamento: Non rubare. Non desiderare la roba d’altri (Furti, desiderio di rubare) Ho desiderato di appropriarmi del bene altrui? Ho commesso o aiutato a commettere ingiustizie, frodi, furti? Ho pagato i debiti? Ho ingannato o danneggiato il prossimo nella roba?… l’ho desiderato? Ho commesso abusi o inganni nelle vendite, nei contratti, ecc.? Ho ritardato o frodato la mercede agli operai?

8° Comandamento: Non dire falsa testimonianza (Menzogne, maldicenze, calunnie) Ho mentito? Ho fatto o diffuso sospetti,giudizi temerari?… ho mormorato, calunniato? Ho reso false testimonianze? Ho violato segreti (corrispondenza, ecc.)? Ho mancato di riparare il danno fatto all’onore del prossimo?

Precetti della Chiesa

Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate (vd 3° Comandamento).

Santificare i giorni di penitenza, secondo le disposizioni della Chiesa. Hai mangiato carne nei giorni proibiti? Hai fatto il digiuno nei giorni prescritti?

Confessarsi almeno una volta all’anno e comunicarsi almeno a Pasqua.

Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi o le usanze.

Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.

Peccati capitali

Orgoglio. Quale stima ho di me? Agisco per orgoglio? Sciupo denari nella ricerca del lusso? Ho disprezzato gli altri? Mi sono compiaciuto in pensieri di vanità? Sono suscettibile? Sono schiavo del “cosa ne dirà la gente” o della moda?

Avarizia. Sono troppo attaccato ai beni terreni? Ho sempre fatto l’elemosina secondo le mie possibilità? Per possedere, non ho mai leso le leggi di giustizia? Ho praticato il gioco d’azzardo? (vd 7° e 10° Comandamento).

Lussuria. Vedi 6° d 9° Comandamento.

Invidia. Ho conservato sentimenti di gelosia? Ho cercato di nuocere agli altri per invidia? Mi sono compiaciuto del male, o rattristato del bene altrui?

Gola. Ho ecceduto nel mangiare e nel bere? Mi sono ubriacato?… Quante volte? (se è un’abitudine, sai che esistono cure mediche per guarire?).

Ira. Vedi 5° Comandamento.

Pigrizia. Sono pigro nell’alzarmi la mattina?… nello studio e nel lavoro?… nell’adempiere ai doveri religiosi?

Doveri di stato

Ho mancato agli obblighi speciali di stato? Ho trascurato gli obblighi professionali (nello studio, nel lavoro: professori, medici, avvocati, notai, artigiani, impiegati, operai…).

Metodo cronologico

– Per la confessione generale: esaminare anno per anno.

– Per la confessione annuale: esaminare settimana per settimana.

– Per la confessione settimanale: esaminare giorno per giorno.

– Per l’esame quotidiano: esaminare ora per ora.

Preparazione immediata

Nella misura in cui si rammentano i propri peccati, è bene pentirsi e domandarne perdono a Dio, implorando la grazia di un fermo proposito di non commetterne più. Dopo l’esame di coscienza, per eccitare la contrizione, si leggano lentamente i seguenti pensieri:

I miei peccati sono una rivolta contro Dio, mio Creatore, Sovrano e Padre. Infangano la mia anima, la feriscono, e, se gravi, le danno la morte.

Mi ricorderò ancora:

1) il Cielo, che sarà perso per me, se muoio in stato di peccato grave;

2) l’inferno, ove cadrò per l’eternità;

3) il purgatorio, ove la divina giustizia dovrà completare la mia purificazione da ogni peccato veniale e debito;

4) Nostro Signore Gesù Cristo, morente sulla croce per espiare i miei peccati;

5) la bontà di Dio, che è tutto amore, bontà infinita, sempre pronto al perdono di fronte al pentimento.

Questi motivi di contrizione possono essere anche soggetto di meditazione. Ma soprattutto si mediti il Crocefisso, la presenza e l’attesa di Gesù nel Tabernacolo, l’Addolorata. Maria piange sui tuoi peccati e tu resti indifferente? Se la confessione ti costa un po’, recita una preghiera alla SS. Vergine. Il suo aiuto non ti mancherà. Ultimata la preparazione, entra nel confessionale con umiltà e raccoglimento, considerando che il sacerdote occupa il posto di Gesù Cristo nostro Signore, e accusa tutti i peccati con sincerità.

Atto di proponimento

O Signore Gesù, non trattarmi come mi sono meritato, ma rendi manifesti in me gli effetti della Tua Misericordia.

O Signore Gesù, ho in animo di non più offenderTi,di evitare ogni occasione di peccato e di adempiere in tutto la tua volontà santissima. Ma mi è necessaria per questo la tua grazia: e di cuore la chiedo a Te o mio Dio.

Come confessarsi (ad uso dei fedeli)

Nel fare il segno della croce † si dice:

1) Padre, mi confesso perché ho peccato.

2) Mi sono confessato da… ho ricevuto l’assoluzione, ho fatto la penitenza.

Da allora mi accuso…

Terminata l’accusa, si dice:

Mi accuso ancora di tutti i peccati che non ricordo e di quelli della vita passata, specialmente di quelli contro il (tal) Comandamento e la (tal) virtù, e di tutti chiedo umilmente perdono a Dio e a lei, padre, l’assoluzione e la penitenza se la merito.

3) Al momento dell’assoluzione, recitare con fede l’atto di dolore:

Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,perché peccando ho meritato i Vostri castighi, e molto più perché ho offeso Voi, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col Vostro santo aiuto di non offenderVi mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.

Oppure:

O Gesù di amore acceso non Ti avessi mai offeso, o mio caro e buon Gesù, con la tua santa grazia non Ti voglio offendere più perché ti amo sopra ogni cosa.

4) Eseguire senza ritardo la penitenza ricevuta.

Dopo la confessione

Caro mio Gesù, quanto vi sono obbligato! Per i meriti del vostro sangue spero di essere stato già perdonato, ve ne ringrazio sommamente. Spero di venire in Cielo a lodare per sempre le vostre misericordie.Dio mio,se finora tante volte vi ho perduto non vi voglio perdere più. Da oggi in avanti voglio mutar vita veramente.Voi meritate tutto il mio amore, vi voglio amare davvero; non voglio vedermi più separato da voi. Io già vi ho promesso, ora ritorno a promettere di voler prima morire che più offendervi. Vi prometto ancora di fuggire le occasioni e di prendere il tal mezzo (determina quale) per non più cadere. Ma, Gesù mio, voi sapete la mia debolezza, datemi forza di esservi fedele sino alla morte. Maria Santissima, aiutatemi. Voi siete la madre della perseveranza, in voi stanno le speranze mie.

L’inquietudine è il più gran male che derivi all’anima, eccetto il peccato (S. Francesco di Sales).

Signore! Abbandono il mio passato alla vostra Misericordia,

il mio presente al vostro Amore,

il mio avvenire alla vostra Provvidenza!

(Padre Pio).

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