La Via Crucis di S. Leonardo da Porto Maurizio
(da AA.VV., Il mio libro di preghiere, CLS, da pagina 270)
PRESENTAZIONE
Questo esercizio della Via Crucis rappresenta il viaggio doloroso di Gesù Cristo, quando andò con la Croce sulle spalle a morire sul Calvario per nostro amore; per cui questa devozione deve essere praticata con tanta tenerezza, pensando di accompagnare il Salvatore con le nostre lacrime per compatirlo e ringraziarlo.
Fin dall’inizio del Cristianesimo nei luoghi stessi della Passione si vollero distinguere, con segni e monumenti particolari (poi chiamati Stazioni), i vari punti dov’erano avvenuti l’incontro di Gesù con sua Madre, il colloquio con le donne, le diverse cadute, l’episodio dell’uomo di Cirene, ecc.: sono quelle 14 Stazioni di Gerusalemme rappresentate poi in altrettanti quadri, per soddisfare in qualche modo la devozione di tutti, anche di coloro che non potevano e non possono andare nella Città santa.
Furono i Francescani, custodi dei Luoghi santi, a diffondere in tutto il mondo la pratica della Via Crucis. In Italia, fu san Leonardo da Porto Maurizio a farla conoscere ed amare. Nato nel 1676, predicò al popolo ininterrottamente per 43 anni, fino alla morte, percorrendo tutta l’Italia.
Ottenne dal Papa di poter erigere la Via Crucis anche nelle chiese non francescane e ne fondò personalmente ben 572. Di queste la più famosa è quella del Colosseo, a ricordo dell’Anno Santo del 1750. Si usa accompagnare la Via Crucis con lo Stabat Mater di Iacopone da Todi, o con altri canti.
Indulgenze: 1) Plenaria per ogni volta. 2) Parziale di 10 anni ogni stazione, quando per ragionevole motivo si dovesse interrompere il pio esercizio.
È necessario e sufficiente: 1) Che la Via Crucis sia stata eretta legittimamente; 2) percorrere le 14 Stazioni; quando per il numero dei fedeli non si può percorrere le Stazioni basta alzarsi e inginocchiarsi mentre il sacerdote o chi per lui percorre la Via Crucis; 3) avere il cuore contrito.
Non è necessario: leggere le considerazioni; recitare il Pater, Ave, Gloria; pregare all’intenzione del Papa; confessarsi o comunicarsi. Ma chi fa la comunione in quel giorno, acquista un’altra indulgenza plenaria. Si può interrompere il pio esercizio per confessarsi o comunicarsi, senza perdere le indulgenze. Se qualcuno vuol fare più di una volta la Via Crucis in una chiesa, per guadagnare ogni volta l’indulgenza non è necessario che esca dalla chiesa.
Crocifissi e Via Crucis. Chi è impedito di recarsi in chiesa (malati, carcerati, viaggiatori, operai) può acquistare le indulgenze: 1) tenendo in mano, o almeno indosso, un crocifisso composto di una croce di qualunque materiale (tranne piombo, stagno, vetro) col Cristo appeso alla croce e benedetto da chi ne ha il potere. 2) Recitando 14 Pater, Ave, Gloria e pensando alle rispettive Stazioni o alla Passione in generale; altri 5 alle 5 piaghe di N. Signore. Per i malati gravi è sufficiente baciare o guardare il suddetto crocifisso con amore e contrizione, e recitare una breve preghiera o giaculatoria in onore della Passione.
Via Crucis per le anime purganti. Per offrire la Via Crucis per le anime del Purgatorio, invece del Gloria Patri si reciti il Requiem.
La via Crucis recitata è disponibile qui -> https://gloria.tv/post/Nz3coc1RVxbS1d1tRbo1W4R3J