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Pasqua di Resurrezione

Domenica di Pasqua

“Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite” (Matt. 28, 2-4).

Nei Vangeli, inoltre, ci sono molti passaggi che preannunciano la resurrezione e che la danno come segno della sua autorità messianica e della sua divinità.

• Gesù aveva detto: “Disfate questo tempio e in tre giorni lo riedificherò” (Giov. 2, 18),

• “Una generazione malvagia e adultera chiede un prodigio; nessun prodigio le sarà dato vedere, se non quello del profeta Giona. Poiché come Giona stette tre giorni e tre notti nel ventre del mostro marino, così il Figliuolo dell’uomo starà tre giorni e tre notti nel cuore della terra” (Mt. 12, 39);

• i farisei per chiedere a Pilato le guardie al sepolcro dissero “Ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre ancora viveva: Dopo tre giorni risusciterò. Ordina dunque che si assicuri il sepolcro” (Mt. 27, 62-64).

• Ai discepoli annuncia chiaramente che “È necessario che il Figlio dell’uomo sia messo a morte, e che dopo tre giorni risusciti” (Mt. 16, 21), ma i discepoli che non vogliono ammettere le sofferenze e la morte del Messia, si chiedono che cosa possa significare questo “risorgere di tra i morti” (Mc. 9, 10).

• Dopo la Trasfigurazione, ai tre prescelti, Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù intima “di non raccontare a nessuno ciò che han visto, fino a che il Figlio dell’uomo non sia risuscitato dai morti” (Mc. 9, 9; Mt. 17, 9).

 

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